Cenni storici
Tradizionalmente attribuita al Vignola, celebre architetto del Palazzo Farnese di Caprarola, la Fontana degli Unicorni fu in realtà realizzata dallo scultore Antonio Gentili da Faenza e venne eretta nel 1566.È scolpita in pietra macigno, estratta dalla cava delle macine presso il Lago di Vico, e si compone di due vasche concentriche di dimensioni diverse, collegate da un elemento centrale di forma fusiforme. La vasca inferiore, la più ampia, reca sul bordo esterno gli stemmi della famiglia Farnese e del Comune di Ronciglione.
L’acqua sgorga dalla bocca di sei mascheroni antropomorfi e da tre unicorni, simboli araldici, sui quali si ergono i gigli farnesiani, emblema della potente casata.
Perché è stato scudato
Il sistema di protezione dei beni culturali previsto dal Diritto Internazionale Umanitario (DIU) si fonda sulla Convenzione dell’Aja del 14 maggio 1954, sul relativo Regolamento di esecuzione, sul Protocollo aggiuntivo dello stesso anno e su quello del 1999. Durante i conflitti armati, i beni culturali possono essere danneggiati o distrutti intenzionalmente, colpiti come “effetto collaterale” o saccheggiati, considerati come “bottino di guerra”, tanto da militari quanto da civili.
Sebbene sia impossibile eliminare completamente il rischio, l’apposizione dello Scudo Blu — simbolo internazionale di protezione dei beni culturali — rappresenta una misura preventiva fondamentale, da attuare in tempo di pace, per limitare i danni e preservare il patrimonio storico, come previsto dalla stessa Convenzione dell’Aja.
In Italia, tuttavia, l’applicazione di questa Convenzione risulta ancora limitata e poco conosciuta, nonostante i recenti conflitti — anche in Europa — abbiano dimostrato come i beni culturali siano diventati veri e propri bersagli strategici, la cui distruzione non è più casuale, ma parte di tattiche belliche deliberate.
Simbolo della città di Ronciglione, la Fontana degli Unicorni subì gravi danni durante i bombardamenti alleati del giugno 1944, nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
L’assegnazione dello Scudo Blu a questo monumento non solo ne rafforza la tutela e la valorizzazione, ma rappresenta anche un messaggio potente: ricordare gli orrori della guerra e celebrare la resilienza di una comunità che ha saputo ricostruire il proprio futuro.