Cenni storici
Il Santuario di Santa Maria della Neve si trova nella frazione di Prandaglio, nel comune di Villanuova sul Clisi, nell’area morenica del Garda, in provincia di Brescia. L’edificio è orientato lungo l’asse nord-est/sud-ovest, con il prospetto principale, dotato dell’ingresso, rivolto verso sud-ovest. La facciata, a registro unico, è caratterizzata da archetti e da una sommità a doppio spiovente; al centro si trovano il portale in pietra e, sopra di esso, un oblò. L’elevato è completato da un pronao anteriore a campata unica. Il campanile si colloca sul lato est dell’edificio.L’interno, decorato con superfici a rilievo e pitture murali, presenta un’unica navata che termina in un presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da arconi che sorreggono la copertura lignea a doppio spiovente.
XVI secolo – Il Santuario di Santa Maria della Neve è menzionato negli atti della visita pastorale del vescovo Bollani del 1566, dove è indicato come “S. Mariae Nivis”. Nel corso del secolo fu inoltre oggetto di una visita degli incaricati di San Carlo Borromeo, che lo descrissero come situato su un'altura e dotato di un altare. Accanto ad esso esisteva un piccolo oratorio, probabilmente la struttura originaria, nel quale però non si celebravano funzioni.
XX secolo – Negli anni Ottanta furono avviati interventi di restauro conservativo dell’edificio. Al termine dei lavori, il 3 agosto (anno da specificare), con una grande festa che coinvolse l’intera comunità di Villanuova, vennero inaugurati il nuovo impianto elettrico del Santuario e l’apposizione dello scudo blu di protezione.
Perché è stato scudato
Nell’anno in cui Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2023, è nato il significativo Progetto ‘Scudo per la cultura’. L’obiettivo primario di questa iniziativa era quello di ricucire una narrazione storica che era stata interrotta per troppo tempo.
Alla base del progetto vi era la profonda convinzione che i beni culturali – che si tratti di monumenti, chiese, siti archeologici, archivi, biblioteche o teatri – fungano da vero e proprio collante tra i popoli. Essi rappresentano non solo un rifugio sicuro nei periodi di maggiore difficoltà, ma anche un fondamentale punto di ripartenza dopo le crisi più severe. Una lezione che abbiamo imparato, purtroppo, sia dalla recente pandemia globale che dagli attuali conflitti armati.
Accogliendo pienamente lo spirito di questa iniziativa e riconoscendo l’importanza cruciale di tutelare il proprio patrimonio culturale, il Comune di Villanuova ha deciso di aderire con entusiasmo al progetto.
L’attenzione si è focalizzata sul Santuario della Madonna della Neve di Villanuova sul Clisi. La scelta è caduta su questo luogo non solo per il suo evidente valore storico e artistico, ma soprattutto per il suo profondo legame emotivo e identitario con la popolazione locale.
Nel corso della sua lunga esistenza, il Santuario non ha mai smesso di essere parte integrante della vita degli abitanti. È sempre stato un punto di riferimento costante, presente nei momenti più lieti e in quelli più difficili, confermandosi come un essenziale e duraturo punto di aggregazione per l’intera Comunità.

