Scudo per la cultura Croce Rossa Italiana

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Arco di Porta Romana (Ronciglione – VT) è scudato Arco di Porta Romana (Ronciglione – VT) Viterbo e provincia

Cenni storici

L’arco di Porta Romana, noto anche come Porta San Giovanni, fu realizzato nel 1618 su progetto del Vignola per volontà del duca Odoardo Farnese. Oggi segna il confine tra il centro storico della città e la zona sud. Nel corso del tempo è stato oggetto di diversi interventi: nel 1857 fu aggiunta una torretta con orologio sulla sommità, poi rimossa nel 1954 per alleggerire la struttura e restituirle l’aspetto originario. In quella stessa occasione furono aperti i due passaggi pedonali laterali, al posto delle nicchie che occupavano originariamente quelle posizioni.

Perché è stato scudato

Il principale strumento di protezione dei beni culturali previsto dal Diritto Internazionale Umanitario (DIU) è rappresentato dalla Convenzione dell’Aja del 14 maggio 1954, dal relativo Regolamento di esecuzione, dal Protocollo aggiuntivo dello stesso anno e da quello del 1999. Durante i conflitti armati, infatti, i beni culturali possono essere danneggiati o distrutti intenzionalmente, colpiti come “effetti collaterali” o saccheggiati come “bottino di guerra” sia da militari sia da civili. Sebbene non sia possibile azzerare i rischi, l’apposizione dello Scudo Blu — simbolo internazionale che identifica i beni da proteggere da ogni atto ostile — rappresenta una misura preventiva efficace, da pianificare in tempo di pace, così come previsto dalla Convenzione dell’Aja.

In Italia, tuttavia, questa Convenzione è stata applicata in modo limitato rispetto alle reali necessità del territorio, e i suoi contenuti sono ancora poco conosciuti. I recenti conflitti, anche in Europa, hanno però evidenziato come i beni culturali siano diventati veri e propri obiettivi strategici, la cui distruzione rappresenta una tattica deliberata e non più un semplice danno collaterale.

L’attribuzione dello Scudo Blu all’Arco di Porta Romana — storico ingresso alla città — vuole segnare l’inizio di un percorso di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale promosso dalla comunità di Ronciglione, primo Comune del Lazio ad aver conferito questo importante riconoscimento.

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