Cenni storici
La costituzione del Museo Diocesano, ad opera del vescovo Luigi Morstabilini, risale al 1978. Sin dalla sua costituzione, il Museo Diocesano ha avuto il compito di garantire la tutela e la custodia in primo luogo delle opere d’arte la cui conservazione era resa precaria dalla collocazione in edifici ecclesiastici chiusi al culto, fatiscenti o insicuri. Le collezioni permanenti, poste al primo piano, si compongono di opere d’arte pittorica, di scultura, codici miniati, oreficeria sacra e tessuti di destinazione liturgica dei quali il Museo possiede una delle collezioni più ampie al mondo. Le opere di pittura e scultura sono in prevalenza di area bresciana e veneta: capolavoro del Quattrocento veneto è Polittico di Sant’Orsola di Antonio Vivarini, proveniente dalla chiesa di San Pietro in Oliveto in Brescia.Perché è stato scudato
Il Museo Diocesano fa parte dei beni inseriti nell’elenco della delibera del Comune di Brescia che ha sancito i destinatari di Scudo blu.
Si tratta di un bene che raccoglie opere d’arte di grande valore, che costituiscono un patrimonio unico per la storia dell’arte italiana in generale e bresciana in particolare.
Per questo è percepito come bene fortemente identitario per la comunità, ma anche punto di riferimento per il mondo dell’arte nella sua totalità.
Come emblema internazionale, lo Scudo Blu riconosce che il depauperamento o il danneggiamento del Museo Diocesano di Brescia sarebbe una perdita per l’intera umanità e pertanto deve essere adeguatamente conservato e tutelato in ogni occasione.
Per maggiori informazioni visita il sito: Diocesi di Brescia