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Villa Morosini Vendramin Calergi (Fiesso Umbertiano – RO) è scudato Villa Morosini Vendramin Calergi (Fiesso Umbertiano – RO) Rovigo e provincia

Cenni storici

Villa Morosini Vendramin Calergi è una villa veneta situata a Fiesso Umbertiano, in provincia di Rovigo, edificata nel 1706 per volere del diplomatico veneziano Giovanni Francesco Morosini. Il progetto fu affidato all'architetto veneziano Andrea Tirali (1667-1737), il quale iniziò i lavori nello stesso anno, come documentato dall’architetto e storico Tommaso Temanza.

Nel 1757, con il matrimonio tra Bianca Morosini, nipote del fondatore, e il conte Francesco Vendramin Calergi, la villa passò a quest'ultima famiglia, che ne rimase proprietaria fino al 1895. Durante questo periodo, la costruzione fu ampliata nel 1768, con il progetto originale ancora conservato. Nel 1917, abbandonata e in rovina, la villa fu venduta all’asta ai fratelli Emidio e Valentino Pavanelli di Fiesso dal comune di Noventa Padovana.

Il 20 dicembre 1961, il Consiglio Comunale approvò il progetto di restauro della villa per destinarla a sede municipale. I lavori di restauro, finanziati con fondi statali e con il contributo dell'Ente Ville Venete, si svolsero dal 1964 al 1966. Nell'ottobre del 1966, la sede municipale fu trasferita nella villa, come ricorda una lapide affissa nel braccio sinistro della crociera. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 3 dicembre 1967.
Villa Morosini Vendramin Calergi
Villa Morosini Vendramin Calergi
Villa Morosini Vendramin Calergi
Villa Morosini Vendramin Calergi
Villa Morosini Vendramin Calergi

Perché è stato scudato

Villa Morosini Vendramin Calergi, è la sede del Municipio di Fiesso Umbertiano. La villa presenta una pianta centrale a croce greca che si sviluppa su tre livelli. Il piano terra è caratterizzato da un’entrata archivoltata, incorniciata dalle due rampe dello scalone, affiancata su entrambi i lati da due finestre quadrangolari.

Nel salone di rappresentanza, le pareti sono adornate da affreschi monocromi, attribuiti a Mattia Bortoloni, che raffigurano episodi della vita di Alessandro Magno. Questi affreschi sono contornati da essenziali cornici sagomate e decorate al culmine da un mascherone. Sotto gli affreschi, graziosi cartigli a volute con scritte in latino fungono da didascalie, spiegando il soggetto raffigurato con evidenti finalità moraleggianti.

La caratteristica sala ottagonale, oltre a essere la sala Consiliare, è spesso utilizzata come sede per mostre e attività artistiche, coinvolgendo attivamente tutta la comunità.

La cartolina del monumento

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