La cerimonia si è svolta domenica 9 luglio 2023: é il terzo Scudo Blu nell’ambito del progetto “Uno Scudo per la cultura”.
Dopo i primi due Scudi Blu a Brescia, presso il Sito UNESCO “Brixia. Parco Archeologico e complesso monumentale di Santa Giulia e San Salvatore” e a Bergamo al Teatro Donizetti, il 9 luglio è stata la volta del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, che afferisce al primo Sito UNESCO d’Italia “Arte rupestre della Valle Camonica (1979)”.
“Il Parco di Naquane – spiega Carolina David, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia – è fortemente rappresentativo per la comunità locale, che lo percepisce come identitario per il proprio territorio, ma anche per l’intera umanità, in quanto custode della storia dell’uomo. Il suo valore è stato riconosciuto anche dall’UNESCO che nel 1979 ha inserito l’arte rupestre della Valle Camonica, quale primo sito italiano, nella Lista del Patrimonio Mondiale per l’importanza del contributo scientifico che lo studio delle incisioni ha apportato alla conoscenza della preistoria. Lo Scudo Blu, di fatto, riconosce che il suo danneggiamento sarebbe una perdita per l’intera umanità”.
La cerimonia al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane è stata organizzata col supporto della Direzione regionale Musei Lombardia, che ha affiancato, in qualità di partner, la Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia sin dall’avvio del progetto, un anno fa.
“Tutelare un parco dove migliaia di incisioni raccontano la storia, la cultura anche materiale e l’immaginario di uomini vissuti migliaia di anni fa – commenta Emanuela Daffra, Direzione regionale Musei Lombardia – ha un significato davvero universale. Perderlo in tutto o in parte significherebbe smarrire un tassello importante per comprenderci in quanto esseri umani: organizzati, creativi, ansiosi di risposte e capaci di domande. È perciò indispensabile fare tutto il possibile per garantire questo patrimonio da danneggiamenti o distruzioni. La protezione garantita dallo scudo blu rientra in questo ’tutto possibile’.
“Questo Parco è un bene prezioso per tutti noi. Ha una superficie di oltre 140mila metri quadrati e ospita al suo interno oltre cento rocce incise con alcune delle raffigurazioni più note del repertorio d’arte rupestre della Valle Camonica. Si tratta di un’area archeologica che coniuga valori storici, paesaggistici e ambientali, un patrimonio autentico, una vera e propria eccellenza che siamo contenti di tutelare apponendo lo Scudo Blu, un simbolo che rappresenta un impegno concreto da parte nostra a difesa di valori tanto importanti per la nostra storia”. Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.
Durante la cerimonia sono intervenuti: Carolina David, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia; Maria Giuseppina Ruggiero, direttore del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte (BS); Andrea Ghetti, sindaco di Capo di Ponte; Diego Invernici, consigliere regionale delegato dall’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso; Alessandro Panteghini, assessore della Comunità Montana di Valle Camonica; Sergio Bonomelli, Presidente del Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito UNESCO della Vallecamonica; Simona Salvi, responsabile Relazioni esterne di Fondazione Comunità Bresciana; Giordano Apostoli, vicepresidente Cna Brescia; Barbara Bazzoli, Delegata dal Focal Point della campagna nazionale di Croce Rossa Italiana “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”.